mercoledì 26 agosto 2009

La golden-age dell'Hip-Hop

La fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 e' spesso definita la "golden-age" dell'hip-hop.
Il genera ormai internazionale e mainstream sta cercando nuovi filoni di ispirazione e sperimentando con nuovi messaggi e nuovi beats.
Parleremo in post successivi di eventi ed artisti di particolare importanza nel corso della golden age.

Per ora ci limitiamo ad elencare alcuni dei nomi di spicco di questo periodo Public Enemy, Boogie Down Productions, Eric B and Rakim, Eazy E, Biz Markie.

Se vogliamo cercare un filo conduttore di questo periodo storico, potremmo dire che il Rap passa dal narrare storie di quartiere o di quanto "cool" era questo o quell'MC, di quanto riuscisse a "rock the party"; a discutere temi di natura piu' politica con un'enfasi verso l'Afrocentrismo.

Molti dei Rappers del momento fanno parte della nazione dell'Islam o simpatizzano con simili movimenti militanti neri "di liberazione".

Vi sono varie ed importanti eccezioni a questa regola, molti gruppi esplorano una via piu' party-commerciale, altri, come i De La Soul, risquotono incredibile successo portando un messaggio di pace e coesistenza.
Guardate nel video qui sotto come i De la Soul prendono in giro la cultura del "macho" b-boy militante dell'epoca.

Il brano Rap che piu' di ogni altro identifica questo periodo e' "Fight the Power" dei Public Enemy Originariamente pubblicato nel 1989 nella colonna sonora del film "fai la cosa giusta" di Spike Lee, poi incluso nel loro terzo album "Fear of a Black Planet"; il brano rappresenta forse l'apice del Rap militante made in USA.
Godetevi il video colossal in versione estesa qui sotto (bello tra l'altro che verso la fine riprendono "don't belave the hype" dal loro secondo album "It Takes a Nation of Millions to Hold Us Back" 1988).

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